Tag: cosplay
Facepainting ed effetti speciali al Cartoomics di Milano
by Stefano on Giu.11, 2012, under Body Painting, Effetti Speciali, Eventi
E’ stato davvero piacevole e divertente infilarmi quest’anno al Cartoomics, fiera che si è svolta dal 16 al 18 Marzo all’ente fiera di Milano, con la scusa di aiutare Samuela, amica di lunga data, alla realizzazione del trucco (face e body painting) che l’ha trasformata in Lady Vashj, personaggio di World of Warcraft.
Nello specifico, oltre ad averla aiutata a realizzare sul suo viso il facepainting del personaggio, le ho realizzato ed applicato un paio di lenti a contatto sclerali cosmetiche, che lei ha pazientemente indossato entrambi i giorni, per tutta la durata della manifestazione, e che le hanno trasformato gli occhi in quelli della diabolica Lady Vashj.
(cosplay Lady Vashj) |
(cosplay Lady Vashj) |
Non solo vampiri la notte di Halloween !
by Stefano on Nov.09, 2011, under Effetti Speciali, Eventi
..già, perchè durante il mese di Ottobre le richieste di protesi dentali cosmetiche si sono moltiplicate, e nello specifico:
Denti da zombie:
Come si può vedere dalla foto del modello, diversamente da quanto specificato nel tutorial, per realizzare queste protesi mi sono limitato a modellare le punte sui denti esistenti del calco. Il risultato è stato una maggiore velocità di realizzazione ed una protesi molto più sottile, che se da una parte la rende più fragile e delicata, dall’altra la rende ulteriormente più confortevole e sottile.
La protesi è doppia, in quanto è stata realizzata sia per l’arcata superiore che per quella inferiore, mantenendo una buona possibilità di chiusura mandibolare.
Da notare quanto aumenti il realismo aggiungendo piccoli particolari di colore e una buona lucidatura.
Denti da vampiro:
Una piccola variazione sul classico tema ‘denti da vampiro’.. Ho allungato i secondi incisivi oltre che ai canini, e fatto un po’ di punta sull’attaccatura degli incisivi centrali per renderli più cattivi. Anche la radice dei canini è stata scoperta e spostata più in alto per simulare una maggiore lunghezza del dente.
Poichè nella realizzazione non siamo vincolati da design particolari, è possibile creare ogni volta qualcosa di nuovo e diverso, adattando così il modello alle tendenze del momento o ad una specifica richiesta, come nel caso di repliche per imitatori, cosplayers, ecc.
Protesi cosmetica vera e propria:
Questi ‘denti finti’ sono una copertura estetica di buon realismo utilizzati per rendere più gradevole un sorriso che presenti qualche problema antiestetico (Attenzione: questa NON è una protesi medica / dentistica ma una semplice protesi estetica. Pertanto è da intendersi come copertura temporanea per l’utilizzo in un set cinematografico, per cosplay o in ambito teatrale, per il tempo necessario alla recitazione / ruolo della parte).
Non crea difficoltà nel parlato ma NON la si può utilizzare per mangiare alimenti e / o bere, dormire.
L’adesione in bocca è garantita dalla fattura, essendo cioè realizzata sul calco, si incastra perfettamente con la dentatura sottostante, senza richiedere il bisogno di colle o altri dispositivi per il fissaggio. Per rimuoverla è infatti sufficiente tirarla dolcemente verso il basso. La si pulisce lavandola con un sapone antibatterico non colorato o un collutorio dal colore neutro e che non contenga alcohol (senza lasciarla in immersione) e facendola poi asciugare all’aria.
Idee per Carnevale 2011: Gatto – Cat MakeUp Tutorial
by Stefano on Mar.03, 2011, under Body Painting, Eventi, Make Up
Ripubblico questa vecchia guida su come realizzare un bel makeup da felino, sempre in voga per chi vuole affrontare il carnevale con un po’ di allegria. E’ possibile cambiare anche i colori proposti (azzurro e blu, o rosa e rosso) per dare alla maschera un tocco di originalità !
Prima di tutto stendere con una spugnetta una base bianca abbastanza leggera su tutto il viso (io ho usato gli acquacolor) , compreso il contorno occhi, e sfumando sul collo. Poi iniziare a disegnare con il colore nero il musetto, come da illustrazione, rispettando approssimativamente i limiti dati dalla verticale degli occhi e dalla linea di metà viso delle orecchie (linee rosse).
Il tratto deve essere deciso e fermo, partendo largo dai bordi della bocca per arrivare sottile e sfumato all’altezza della linea di metà viso.
E’ importante che il naso prenda una forma a triangolo rovesciato, e il labbro superiore una doppia curva, tipica del viso felino. Nel resto del viso io ho effettuato un trucco a base di triangoli e linee curve, per ricordare un po’ le striature del mantello tigrato.
In questo caso, per ricordare l’effetto del pelo, ho lasciato i bodi poco definiti, creato con tante piccole pennellatine irregolari.
Infine ho marcato musetto e mento con un bianco più carico, ho definito gli occhi contornadoli di nero e allungandoli un po’ verso l’esterno, e ho segnato i baffi con tanti piccoli puntini neri.
Un ulteriore effetto lo si può dare spugnettando con (poco!) colore grigio/nero la parte di viso rimasta bianca tra le strisce; questo contribuirà a creare effetti di chiaroscuro e rendere la base del trucco più viva.
Accessori come orecchie, denti da vampiro e lenti a contatto colorate con l’occhio da gatto contribuiranno a rendere la maschera ancora più accattivante ! =)
Zombie Make Up Tutorial – Come diventare uno Zombie !
by Stefano on Feb.23, 2011, under Effetti Speciali, Eventi, Make Up
Come promesso qualche giorno fa, ecco alcune semplici istruzioni per realizzare in poco tempo e con materiale di facile reperibilità un bel trucco da Zombie, sempre in tema visto il carnevale ormai imminente o nel caso vogliate allontanare partner un po’ troppo assillanti 🙂
Materiale necessario:
- Base bianca per facepainting (ottima anche quella in crema per trucco da clown)
- Matita nera per il trucco
- Colore rosso fuoco (bene anche solo un rossetto)
- Lattice liquido prevulcanizzato (in alternativa un velo di carta igienica e vinavil)
- eventualmente un correttore / fondotinta economico
Come procedere:
Applicare con una spugnetta il lattice liquido alle guance e fare in modo che si asciughi utilizzando un phon. Nel caso in cui non si disponga del lattice (lo vendono in mesticheria o nei negozi di colori a pochi euro) si può procedere come segue:
Separare da un pezzo di carta igienica (o da un fazzoletto di carta) due veli, strapparli in modo che seguano in maniera approssimativa il profilo della guance (otteremo due forme più o meno ovali) e incollarli al viso, uno per guancia, utilizzando come collante vinavil diluito in un po’ d’acqua, stando attenti di applicare la colla solo ai bordi dell ovale, e non nella parte centrale.
Terminata questa operazione si può procedere ad imbiancare leggermente il viso, preferendo come zone più bianche la fronte, il naso e gli zigomi.
Applicate ora un po’ di nero sugli occhi: su tutta la palpebra superiore e sulla palpebra inferiore, circondando tutto l’occhio.
Aspettate che si asciughi un po’ (nel caso stiate utilizzando colori ad acqua) poi impastatelo con un po’ di rossetto e sfumatelo sul bianco: l’obiettivo è quello di raggiungere un colore viola scuro.
Ora, con la matita o il colore nero create un chiaroscuro sulle guance: l’obiettivo è quello di dare un’idea di svuotamento, poi si può procedere a rompere il lattice o la carta igienica in strisce verticali, colorando la pelle sottostante con il rossetto rosso, per dare un’idea della carne viva.
Infine colorare la punta del naso e le labbra con il nero.
Se stiamo usando una matita o l’eyeliner può essere interessante segnare qualche linea trasversale, molto sottile sulle labbra, non troppo lunga, che dia l’idea di un labbro che si sta rompendo.
Il correttore o il fondotinta può essere utile a questo punto nel caso ci si renda conto che abbiamo esagerato con il bianco o si voglia sfumare ulteriormente bianco e nero (applicatelo sul nero per schiarirlo, poi sfumate verso il bianco).
Se poi vogliamo aggiungere qualche altro dettaglio, possiamo disegnare due linee tondeggianti e parallele sulla fronte, da sfumare poi verso l’esterno, per dare l’idea del passaggio di una grossa vena o che la pelle si stia rompendo.
Un alone rosso intorno alla bocca e macchie fatte tipo schizzi di sangue renderanno più macabra e terrificante la vostra creazione..
Collo e mani colorate dello stesso colore del viso , e capelli spettinati a dovere e fissati con un po’ di lacca o schiuma vi renderanno degni del risveglio dalla morte …
Concorso ‘Dracula L’amour plus fort que la mort’ per ‘Make Up Forever’
by Stefano on Dic.20, 2010, under Beauty, Eventi, Make Up
Il tema dei vampiri mi ha sempre affascinato, ed essendomi capitato quasi per caso davanti agli occhi questo contest, organizzato da Make Up Forever sul nuovo spettacolo teatrale ‘Dracula L’amour plus fort que la mort’ ho deciso di parteciparvi.
Non ho avuto dubbi al momento di cercare una protagonista per il servizio fotografico, curato con grande professionalità da Lorenzo Fontanesi e Mariasole, dall’inizio sapevo che Francesca B., con la sua passione per il gotico e i suoi capelli rossi ‘Lucy’, avrebbe fatto a caso mio.
Un sabato pomeriggio passato in casa, con le mani sporche di colore e il desiderio di ricreare quell’atmosfera gotica e un po’ cupa.. tipica del crepuscolo, momento indefinito tra il giorno e la notte in cui le creature diurne e notturne si incontrano, indefinito come la distanza che c’è tra la morte e la vita.
Come realizzare denti da vampiro
by Stefano on Mar.11, 2010, under Effetti Speciali
Ecco qui il backstage per la realizzazione di una dentiera (si tratta in realtà di una corona) di realismo indiscusso, di sicuro effetto nella realizzazione di cortometraggi, eventi live, cosplay o semplicemente per cambiare un po’ il proprio look a seconda delle mode.
L’ occorrente è reperibile in tutti i negozi per dentisti o odontotecnici, eventualmente ad un buon prezzo anche online.
Materiale necessario:
- Un porta impronta superiore della misura desiderata
- Alginato per impronta, lento.
- Gesso in polvere.
- Guanti usa e getta in lattice.
- Plastilina o pongo.
- Grasso di vaselina.
- Resina per provvisori.
- Lattice liquido prevulcanizzato
- Bototalco
- Silicone da impronta (ne basta una piccola quantità)
- eventualmente Colori acrilici su base acqua
La prima fase consiste nel prendere l’impronta della dentatura. Ciò si effettua utilizzando l’apposito portaimpronta e una giusta miscela di acqua e alginato (io uso Neocolloid, che è ottimo anche per effettuare il calco del viso e di qualsiasi parte anatomica).
Una volta che l’amalgama si è stabilizzata ed indurita (dai 3 ai 5 minuti) la si può rimuovere dalla bocca e riempire con una miscela di acqua e gesso. Consiglio di effettuare questa operazione in due fasi: la prima con una miscela molto liquida che deve stratificarsi su tutta l’impronta, operazione durante la quale è neccessario batterla leggeremente sul tavolo, sia per togliere le piccole bollicine di aria presenti, che per dar modo al gesso di prendere ogni dettaglio presente sul calco.
La seconda, a distanza di pochi minuti dalla prima, un pò più densa, come riempitivo.
Dopo un periodo variabile da 20 minuti a 2 ore, in funzione del gesso che avete scelto, il vostro positivo è pronto.
Se avete a disposizione del lattice liquido, vi consiglio di usarlo per ricoprire l’impronta con un leggero film, tamponandolo poi con il borotalco: questo renderà molto più agevole la fase di distacco della protesi nonchè darà un leggero ‘gioco’ alla corona realizzata, che la renderà più comoda e durevole nel tempo.
Sul positivo così creato e ricoperto dallo strato di lattice, è ora possibile procedere alla modellazione dei vostri nuovi denti con il pongo o la plastilina.
A lavoro terminato ricoprite tutto con un leggero strato di grasso di vaselina, che, oltre a permettervi il distacco del controstampo che andremo a realizzare, è anche utile per dare una buona lucidatura a tutta la dentatura.
Il prototipo così relizzato deve essere messo nel congelatore per un paio d’ore, affinche il pongo o la plastilina prendano una buona consistenza.
Terminata tale attesa si può procedere ad effettuare lo stampo con chiave (cioè con un dettaglio, come ad esempio un piccolo perno posto nel palato) che ne permetta l’identico riposizionamento del controstampo.
Per realizzare quest’ultimo si possono utilizzare diverse tipologie di materiali, ma sperimentalmente ho verificato che il migliore è il silicone per impronta (Flexitime EasyPutty), che si stacca facilmente dal gesso una volta catalizzato, è flessibile e permette leggeri sottosquadri, separa bene la resina ed è riutilizzabile !
Aspettate quindi che il controstampo che avete colato o plasmato sul modello sia indurito, e separatelo di nuovo dal vostro lavoro. Assicuratevi che il lavoro fatto fino ad adesso sia riuscito bene ed eliminate la plastilina dal positivo (e se presente in tracce, anche dal negativo).
Arriva adesso il momento più delicato, la realizzazione della protesi vera e propria per stampaggio.
Vista la natura delle sostante utilizzate, vi consiglio di lavorare in un posto ben areato e utilizzando i guanti di lattice.
Liquido e polvere (ho usato DuraLay di un colore medio chiaro) vanno amalgamati nelle quantità idonee (circa 1:1) e successivamente versati nello stampo, chiuso immediatamente con il positivo creato precedentemente posizionandolo col la chiave. Ovviamente uno stampo morbido renderà molto più agevole la fase di rimozione.
Dopo un tempo variabile tra mezz’ora e 2 ore a seconda della resina utilizzata sarà possibile rimuovere la corona per tagliarla, rimuovere le piccole imperfezioni, lucidarla, e finalmente colorarla.
In alcune delle immagini allegate vedete come abbia lasciato un’ampia zona di copertura sulla gengiva. Questo non è sempre necessario, anzi, spesso le protesi più realistiche coprono solo i denti. Un sapiente uso del colore ed un paio di mani di trasparente lucido daranno finalmente vita al vostro sospirato lavoro.
Calco in gesso |
Modello in plastilina |
Controstampo in silicone |
Protesi stampata |
Protesi rifinita |
Protesi colorata |
Cornina da diavolo in lattice
by Stefano on Feb.22, 2010, under Effetti Speciali
Oggi vorrei mostrarvi come realizzare con semplicità un paio di piccole corna da diavolo in lattice liquido prevulcanizzato.
Occorrente:
- Plastilina da modellazione (io uso il Pongo, più economico e facilmente reperibile)
- Gesso in polvere (se non vogliamo fare un lavoro particolarmente preciso e ricco di dettagli anche il gesso che si trova da chi vende articoli per edilizia potrà andare bene)
- Grasso di vaselina (disponibile dal ferramenta)
- Lattice liquido prevulcanizzato (anche in questo caso io ho scelto materiale economico disponibile in un negozio di belle arti)
- Un contenitore che possa ospitare il nostro modello dalle dimensioni di poco superiori (realizzabile in caroncino o più semplicemente tagliando una bottiglietta di plastica)
Una volta stabilite ad occhio le dimensioni del nostro modello (un corno in questo caso) iniziamo la fase di modellazione con il Pongo, appoggiati su una base piana isolata dal tavolo di lavoro con un foglio di carta, cercando di dare una forma arrotondata e concava alla base.
Ottenuta la forma desiderata, e aggiunto qualche piccolo dettaglio per aumentarne il realismo (ad esempio striature verticali sulla parte di osso del corno o una semplice bucciatura sulla parte in pelle) occorre posizionare il modello in un apposito contenitore (che può essere una piccola scatola di cartoncino realizzata su misura o, come nel mio caso, il fondo di una bottiglietta di plastica), alto almeno qualche centimentro in più del modello, e distribuire sulla superficie in maniera delicata (meglio se con un pennello) il grasso di vaselina che funzionerà da distaccante.
Fatto ciò si può fare il gesso e riempire il suddetto contenitore, fino a ricoprire completamente il nostro modello (che, ovviamente dovrà rimanere scoperto alla base (la faccia che tocca il fondo della scatola o della bottiglia) e non avere sottosquadri, per permetterene una rapida ed efficace rimozione.
Una volta ottenuto lo stampo (il negativo) sara sufficiente:
- applicare un leggero strato di grasso di vaselina
- stratificare 3/4 livelli di lattice liquido prevulcanizzato, tamponato con borotalco di volta in volta, quando asciutto
per ottenere infinite repliche del nostro modello.
Per ottenere un buon risultato consiglio di versare piccole quantità alla volta di lattice nello stampo, stampo che dovrà essere fatto ruotare affinchè il lattice liquido aderisca bene ai suoi bordi. Per velocizzare il tempo di asciugatura può esere utile avere a disposizione un asciugacapelli, da utilizzare a basse velocità e a una distanza di almeno 10/15 centimentri dallo stampo.
Il bordo esterno rappresenta la parte più delicata del lavoro: più sarà sottile più ‘invisibile’ risulterà l’applicazione della protesi. Per ottenere ciò in genere è sufficiente ridurre ad uno lo strato di lattice della parte più esterna, rimanendo più interni con gli strati successivi.